in un giorno solo doppio aggiornamento, credo di aver appena raggiunto un record!
Dato che nel pomeriggio avevo un po' di tempo libero, ho deciso di terminare una recensione che mi porto dietro da diversi giorni, ovvero, La notte che ho dipinto il cielo di Estelle Laure, romanzo d'esordio della scrittrice. Uno young adult con una protagonista molto forte.
Titolo: La
notte che ho dipinto il cielo
Autore: Estelle
Laure
Editore: De
Agostini
Anno
di pubblicazione: 2016
Prezzo: 14,90€
Pagine:
278
Trama:
Quanti
volti ha l'amore?
Per
Lucille, diciassette anni e una passione per l'arte, l'amore ha il
volto della sorellina Wrenny. Wrenny che non si lamenta mai di
niente, Wrenny che sogna un soffitto del colore del cielo. E poi ha
il volto di Eden. Eden che è la migliore amica del mondo, Eden che
sa la verità che Lucille non vuole confessare nemmeno a se stessa:
sua madre se n'è andata di casa e non tornerà. Ora lei e Wrenny
sono sole, sole con una montagna di bollette da pagare e una fila di
impiccione da tenere alla larga. Prima che qualcuno chiami i servizi
sociali e le allontani l'una dall'altra. Ma è proprio quando la vita
di Lucille sta cadendo a pezzi che l'amore assume un nuovo volto:
quello di Digby. Digby che è il fratello di Eden, Digby che è
fidanzato con un'altra e non potrà mai ricambiare i suoi sentimenti.
O forse sì? L'unica cosa di cui Lucille è sicura è che non
potrebbe esserci un momento peggiore per innamorarsi...
La mia recensione:
La
notte che ho dipinto il cielo
parla di ciò che ne è rimasto della vita di Lucille, abbandonata
dalla madre con bollette da pagare, una sorella minore da crescere da
sola, l'adolescenza e un futuro scolastico imminente ma allo stesso tempo
difficile da realizzare.
La narrazione è in prima persona e grazie ad essa, il lettore riesce ad entrare fin da subito nelle pagine del libro e percepire la tristezza per l'abbandono e la forza data dall'amore, delle contrapposizioni fondamentali che rendono questo romanzo davvero bello.
La narrazione è in prima persona e grazie ad essa, il lettore riesce ad entrare fin da subito nelle pagine del libro e percepire la tristezza per l'abbandono e la forza data dall'amore, delle contrapposizioni fondamentali che rendono questo romanzo davvero bello.
La famiglia di Lucille non è una delle migliori, suo padre per un esaurimento
nervoso ha quasi strangolato la madre e dopo essere andato in una
casa di cura non ne ha più voluto sapere di vedere la moglie e le
figlie, così sua madre di Lucille e Wren, è crollata a sua volta ed è partita per una
vacanza senza dire quanto tempo sarebbe stata via e dove sarebbe andata, lasciando
così Lucille con sua sorella Wrenny, a cui dover badare.
Ben presto i giorni diventano settimane e il cibo inizia a scarseggiare e iniziano ad arrivare bollette da pagare, e la ragazza capisce fin da subito che, se non vuole essere presa dai servizi sociali e divisa da Wrenny, deve occuparsi lei di tutto, dal portare i soldi in casa, al non far mancare nulla a sua sorella.
Ben presto i giorni diventano settimane e il cibo inizia a scarseggiare e iniziano ad arrivare bollette da pagare, e la ragazza capisce fin da subito che, se non vuole essere presa dai servizi sociali e divisa da Wrenny, deve occuparsi lei di tutto, dal portare i soldi in casa, al non far mancare nulla a sua sorella.
Che senso ha vivere, se non sei disposto a lottare per ciò che di vero hai nel cuore, se non sei disposto a rischiare qualche ferita? Bisogna infuriarsi.
Ma
Lucille non è da sola, in suo aiuto accorrono la sua migliore amica
Eden e il suo gemello, Digby, di cui Lucille è innamorata da anni.
Così
la ragazza inizia a destreggiarsi tra il lavoro, come cameriera, con
i compiti e con la sorellina.
"Mi dispiace Tigerlily. Mi dispiace molto per Eden. Ma sono fiero di te. Hai fatto una gran cosa." Non mi aspettavo di provare quello che provo, non pensavo che riuscisse a togliermi il fiato con le sue parole. "Dico sul serio" continua. "Sei una guerriera. Forse ci appoggiamo tutti troppo a te, perché sappiamo che puoi sostenere il peso. Non dovremmo farlo..."
Lucille è un personaggio forte, che
nonostante i suoi diciassette anni, si comporta da adulta, anzi forse
è proprio lei l'adulta della situazione in molti casi.
E proprio durante questa pessima situazione, Lucille riesce a trovare anche l'amore, il suo primo amore, dolce e passionale che ha avuto un ruolo importante nella sua crescita.
E proprio durante questa pessima situazione, Lucille riesce a trovare anche l'amore, il suo primo amore, dolce e passionale che ha avuto un ruolo importante nella sua crescita.
Stasera non riesco a stare ferma, devo muovermi. Allora corro a prendere le tempere, i pennelli, e mi butto a capofitto sulla tela. Arancione, rosso, giallo, e poi azzurro, viola, verde. Quando ho finito mi ritrovo davanti a un tornado di colori. Sono sicura che artisticamente sia una schifezza. Ma so il significato di quel rosso, dell'arancione, del giallo. Sono io che brucio. E l'azzurro, il verde, il viola? Quello è Digby. Siamo dipinti insieme, sospesi sopra tutto e tutti.Davvero triste invece è il comportamento dei genitori che hanno lasciato gravare un peso così grosso sulle spalle della figlia maggiore, comportandosi immaturamente.
La notte che
ho dipinto il cielo è uno di quei young adult che sono capaci di farmi battere il cuore come pochi; una storia triste e
bella allo stesso tempo. Una lettura veloce e leggera che è stata in
grado, nelle sue poche pagine, di trasmettermi tanto.
Estelle Laure è una scrittrice davvero brava, e sono stata piacevolmente sorpresa durante tutta la lettura.
Estelle Laure è una scrittrice davvero brava, e sono stata piacevolmente sorpresa durante tutta la lettura.
La mia valutazione è:
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