Buongiorno
readers, se c'è un genere che adoro tantissimo è proprio quello dei
retelling. Questa estate mi sono avvicinata ai retelling ed appena ho
letto la trama de La ladra di neve non potevo non tuffarmi a capofitto in questo romanzo! Danielle
Paige propone una rivisitazione della fiaba della Regina delle nevi di Hans
Cristian Andersen in chiave fantasy, tutta da scoprire. Ringrazio
ancora Dea Planeta Libri per avermi inviato una copia, in modo da
farvi conoscere Snow e la sua storia.
Titolo: La ladra di neve
Autore: Danielle Paige
Editore: De Agostini
Data di pubblicazione: 17 Ottobre 2017
Prezzo: 14,90 €
Pagine: 448
Autore: Danielle Paige
Editore: De Agostini
Data di pubblicazione: 17 Ottobre 2017
Prezzo: 14,90 €
Pagine: 448
Trama:
Per
sedici, lunghi anni Snow ha vissuto rinchiusa in un ospedale
psichiatrico. Ma di una cosa è sempre stata certa: lei non è mai
stata pazza. Ogni notte, incontra nei suoi sogni un uomo bellissimo e
misterioso che la incita a fuggire e a scoprire la verità sul suo
passato. Finalmente, grazie all'aiuto del suo unico amico Bale, Snow
riesce a fuggire dall'ospedale e a rifugiarsi in un bosco poco
lontano. Qui il confine tra sogno e realtà diventa presto labile,
finché Snow si ritrova in un altro mondo. Un mondo dove ogni cosa è
di ghiaccio. È Algid, il Regno di Neve. Tra terribili inganni, fughe
rocambolesche e amori impossibili, Snow scopre un segreto antico: è
lei l'erede al trono di Algid, figlia di un tiranno disposto a
ucciderla pur di preservare il potere. Ma adesso che Snow ha
ritrovato se stessa reclama ciò che è suo, e per averlo è pronta a
combattere.
La
mia recensione:
La vita di Snow
è segnata da un evento che la divide da un prima e da un dopo.
All'età di
cinque anni, dopo che la madre le ha letto Alice nel paese delle
meraviglie, Snow assieme ad una sua amichetta d'infanzia decide di
attraversare uno specchio, ferendosi entrambe inevitabilmente e
lasciando cicatrici permanenti sul viso e sulle braccia della piccola
Snow. Dal quel momento la ragazza viene rinchiusa per undici anni al Whittaker, un
ospedale psichiatrico, imbottita di pillole e senza
la possibilità di condurre la vita di una qualsiasi adolescente
newyorkese.
L'unica persona che ha reso questa esperienza meno
infernale è Bale, un ragazzino abbandonato in una casa quando era
piccolo e alla quale ha dato fuoco, che viene internato nell'ospedale
psichiatrico assieme a Snow. I due ragazzi crescono assieme, sempre
fianco a fianco e la loro amicizia si tramuta gradualmente in
qualcosa di più scambiandosi il loro primo
bacio. Ma da quel momento tutto cambia, Bale non è più lo stesso e
sembra aver perso la testa.
A volte i primi baci risvegliano le principesse addormentate, annullano incantesimi e introducono il lieto fine. Il mio spezzò Bale.
Bale non parla
più con nessuno e sembra essere peggiorato, ma Snow continua
ad essere innamorata di lui nonostante l'anno trascorso lontano dal
ragazzo, per ordine del dottor Harris. Le giornate di Snow si svolgono tra attività artistiche per
sfogare la rabbia accumulata giorno per giorno, serate passate
assieme a Vern, la sua infermiera personale che ha una passione per
una soap opera famosa e le visite del dottor Harris che le cerca
invano una cura.
Ma dei sogni
strani, il gelo che sente scorrere nelle vene e un ragazzo
affascinante e misterioso che la chiama principessa e la incita a
scappare dal Whittaker, iniziano a far pensare a Snow che qualcuno le
sta nascondendo qualcosa. Così Snow raccoglie tutto il suo coraggio
ed elabora un piano per scappare assieme a Bale, convinta che il suo
amore riuscirà a guarire quest'ultimo dalla brama verso il fuoco.
Avevamo mostri diversi. Il mio era una gelida rabbia... e chi non sarebbe arrabbiato, dopo essere stato rinchiuso per tutta la vita? Quella di Bale era l'amore per il fuoco.Ma quando Bale viene rapito da delle braccia uscite da uno specchio magico al centro della sua stanza, la ragazza capisce che solo lei può ritrovare l'amato.
Con questo
scopo, Snow scapperà dall'ospedale psichiatrico per andare in cerca
del ragazzo misterioso e liberare Bale, conquistando finalmente la
libertà a cui hanno sempre aspirato. Ma qualcosa di più grande si
cela dietro il rapimento di Bale, e Snow si ritroverà a fare i conti
con un passato di cui non si ricorda, poteri magici assopiti da
troppi anni e una profezia che segnerà per sempre il suo destino.
Ora sta a lei decidere cosa fare: salvare Bale, il ragazzo che ha sempre amato, o salvare Algid, il suo regno natale e gli abitanti che per anni hanno sperato in un suo ritorno?
Ora sta a lei decidere cosa fare: salvare Bale, il ragazzo che ha sempre amato, o salvare Algid, il suo regno natale e gli abitanti che per anni hanno sperato in un suo ritorno?
Ero pericolosa. Spezzavo cose e persone con un solo tocco.
«Non sei pazza, Snow. È solo che ti hanno mentito. Tu non sei cattiva, hai la magia. La tua non è una maledizione, è un dono. Sarò anche un bugiardo, ma non ti mentirei mai su questo.»
Snow non si
può fidare di nessuno, ma farà di tutto per salvare Bale.
«Tu credi che il come non conti, ma ti sbagli. Non sempre si ottiene quel che si desidera, ma perlomeno si può controllare il modo in cui si tenta di ottenerlo.»
La ladra di
neve mi aveva incuriosita parecchio a partire dalla trama, che
inizialmente avevo valutato come dark fantasy per via
dell'ambientazione in un centro psichiatrico, ma che ben presto ha
lasciato spazio ad un ambiente innevato più favolistico. Da amante
di retelling quale sono, ovviamente avevo delle alte aspettative
verso questo romanzo, ma purtroppo non mi ha entusiasmata quanto
avevo sperato. Ho trovato la storia e la trama di base bella e
avvincente – dato che non si trovano molti retelling della Regina
delle nevi – ed allo stesso tempo è una lettura non troppo
impegnativa. Personalmente ho adorato la seconda parte del romanzo,
l'ho trovata più interessante e incalzante rispetto all'inizio e vi
è un susseguirsi di colpi di scena degni della soap opera The end of
almost, che segue Vern con tanta passione.
Però ci sono
alcuni particolari che durante la lettura mi hanno fatto storcere il naso,
tra cui la leggerezza con cui è stata trattata la malattia mentale
durante la narrazione, che probabilmente è stata utilizzata solamente come
espediente per far scoprire la propria natura e il potenziale alla
protagonista solo in un secondo momento.
Anche la decisione di inserire molti personaggi secondari ha un po' scostato il lettore – e la protagonista – dall'obiettivo principale, ovvero salvare Bale, l'unico ragazzo che Snow abbia mai amato. Ma ahimè, la ragazza pare dimenticarsi facilmente di Bale quando si trova assieme al serio e gentile Kai oppure all'affascinante ladro Jagger.
E anche se Renato Zero non aveva considerato il triangolo, pare che Danielle Paige lo abbia fatto, preferendo di gran lunga il quadrato.
Anche la decisione di inserire molti personaggi secondari ha un po' scostato il lettore – e la protagonista – dall'obiettivo principale, ovvero salvare Bale, l'unico ragazzo che Snow abbia mai amato. Ma ahimè, la ragazza pare dimenticarsi facilmente di Bale quando si trova assieme al serio e gentile Kai oppure all'affascinante ladro Jagger.
E anche se Renato Zero non aveva considerato il triangolo, pare che Danielle Paige lo abbia fatto, preferendo di gran lunga il quadrato.
Con Snow non ho sviluppato una forte empatia, l'ho apprezzata per la sua forza e per il coraggio che ha dimostrato quando ha deciso di scappare per salvare il ragazzo che ama, ma a volte la sua testardaggine e il poco buon senso hanno creato un rapporto contrastante che oscilla perennemente tra sentimenti di amore e odio nei suoi confronti.
In questo romanzo Danielle Paige ha iniziato a creare un universo fantasy partendo dalle fondamenta, senza rivelare molti particolari, a parte fantastiche distese boschive dai più variegati colori e l'aurora boreale sempre presente nei cieli di Algid, ma purtroppo non è riuscita a coinvolgermi molto. Spero che con il seguito riesca a farmi ricredere ed appassionarmi maggiormente. Ovviamente non vedo l'ora di leggere il secondo romanzo, perché nonostante alcuni aspetti che non ho apprezzato particolarmente, non posso negare che la profezia e il personaggio di Jagger sono riusciti ad affascinarmi e voglio conoscere il passato di Bale assieme alle sorti di Algid e i suoi abitanti.
La mia
valutazione:
una recensione molto interessante, non avevo mai sentito parlare di retelling della regina delle nevi, però come "personaggio fantastico" mi ha sempre incuriosita... ricordo ancora la favola del mio librone di favole classiche, sarà sicuramente stata modificata per renderla più piacevole ai bambini però la trovavo sempre abbastanza oscura come favola!
RispondiEliminaNon avevo mai sentito parlare del "quadrato" XD
Ormai non sanno più cosa inventarsi per le storie d'amore ahahah
Effettivamente la storia della regina delle nevi è piuttosto oscura, e forse per questo l'autrice ha deciso di ambientare inizialmente la storia in un ospedale psichiatrico, ma piano piano si cade nel trash, come per il quadrato, che era completamente inutile. E si, nemmeno io ne avevo mai sentito parlare prima di allora ahahahah
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